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Comunicato Stampa 

L’acqua “buona” – bene primario – ma come  e per chi?

 

L’acqua è un bene primario e va mantenuta in gestione pubblica. L’affermazione fatta dal Sindaco di Portogruaro  sembra ovvia, peccato che il suo comportamento   al di là delle dichiarazioni, finora è andato in senso contrario.

In sintesi riprendiamo il percorso finora fatto. I Comuni del Portogruarese, dopo ampie discussioni e valutazioni,  a suo tempo hanno deciso di far parte  dell’Ambito Interregionale “ CATOI Lemene”, in accordo con i comuni friulani e con le due RAcqua di rubinettoegioni Veneto e Friuli. Unico ambito  interregionale  a livello nazionale. Quindi una eccellenza riconosciuta. La sopravvenuta recente  Legge di riforma  della Regione Friuli, prevedendo un ambito unico per l’intero Friuli, impone nuovamente una scelta sulla gestione integrata delle acque.

I Comuni del Portogruarese dovranno decidere  se restare in Friuli o legarsi ad acquedotti del trevigiano o del veneziano. Sicuramente  le due Regioni dovranno accordarsi su tale importante questione. Il termine per decidere è il 31.12.2017.

Bisogna partire dal fatto che tutta l’acqua che viene utilizzata nel nostro territorio deriva da fonte sotterranea ed è la migliore acqua del Nord Est – fatta ovviamente esclusione degli ambiti montani, mentre ad esempio nel  Trevigiano l’acqua deriva dal Sile e viene depurata.

La scelta fatta l’8 maggio dalla maggioranza dei Sindaci del CATOI, di approvare uno studio di fusione con “Sistema Ambiente” e quindi di redigere il progetto di fusione da portare poi in approvazione, è stata una scelta coerente, ragionata, logica.

Una scelta che deriva da una esperienza consolidata ed innovativa in materia di gestione delle acque, derivante da una collaborazione interregionale tra territori contermini, che ha richiesto sforzi ed ha dato finora  risultati positivi.

Portogruaro invece,   continua l’approccio negativo portato avanti in questi due anni di gestione amministrativa.  Incurante degli interessi di tutto il territorio, Il Sindaco  rinuncia ad  essere capofila dei processi di sviluppo, non coinvolge preventivamente il Consiglio Comunale, non si confronta con nessuno.  Ed è così che il Sindaco di Portogruaro ha preferito abbandonare la riunione dei Sindaci del CATOI,  rinunciando così a rappresentare il Comune.

La volontà del Sindaco di Portogruaro sembra chiara, mettere in discussione la logica fusione con il Friuli e guardare all’ambito trevigiano. Per fare questo ha anche ipotizzato il conferimento di un’altro studio di fattibilità.  La scelta verso il trevigiano, oltre ad far nascere molti dubbi circa la qualità  dei servizi, comporterebbe non poche difficoltà organizzative e sicuramente nuovi investimenti che dovrebbero poi essere “pagati” dai cittadini.

 Quali sono i motivi del comportamento del Sindaco : voglia di primeggiare? Incompetenza? Prove di forza?

Nonostante  l’ interrogazione del  gruppo consiliare  di centro sinistra del 26 marzo e la successiva richiesta specifica   di discuterne in Consiglio Comunale – nonostante nel frattempo si siano svolti due consigli comunali,  SOLO ORA viene dichiarato dal Sindaco che  la Commissione Consiliare verrà convocata a breve su tale problema.  Dichiarazione  a dir poco tardiva .

Oggi  10 maggio   l’argomento è stato  inserito all’o.d.g. senza alcuna preventiva discussione in commissione. 

Peccato e guarda caso –  che in contemporanea da tempo è stato organizzato  un importante convegno che si terrà al Teatro Russolo, sul nuovo casello autostradale, sui lavori della terza corsia e sulle opportunità per il territorio. A tale convegno sono presenti vari Comuni ( Latisana- S.Michele al T. -Fossalta di Portogruaro e Gruaro — , ma anche qui  il Comune di Portogruaro E’ ASSENTE.                                                                                       

GIUNTA SENATORE:  nessun interesse per il territorio- nessun rispetto istituzionale !

Roberto Zanin Segretario Circolo PD – Portogruaro    10 maggio 2017

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