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RIECCOCI……………  marcia indietro tutta……..

Dopo il tormentone sulla ipotetica quanto falsa situazione debitoria del Comune- che la stessa maggioranza ha dovuto  sconfessare, attestando l’esistenza non solo di un bilancio sano, ma  di un avanzo di amministrazione  che permetterà di fare – utilizzando le nuove normative – investimenti consistenti;

Dopo le insinuazioni, i dubbi, i sospetti avanzati sulla situazione economica ed amministrativa della Fondazione Musicale S.Cecilia – dubbi, che la stessa maggioranza ha ritenuto infondati, tanto da prorogare più volte la convenzione con la Fondazione stessa per la Fondazione del teatro;

Il Sindaco di Portogruaro Senatore  ha fatto marcia indietro su un importante impegno che si era   elettrodotto1assunto in prima persona, subito dopo le elezioni e che doveva scandire la differenza con la passata amministrazione. Il Sindaco appena arrivato si era  impegnato così, formalmente e pubblicamente : la nuova maggioranza risolverà  a breve il problema dell’interramento dell’elettrodotto di S.Nicolò.

Un impegno collegato più a rapporti  strettamente politici, con componenti del Consiglio Comunale,  che ad una analisi sullo stato di fatto.

Un impegno che il Sindaco avrebbe dovuto assumere dopo aver verificato l’ iter tecnico -amministrativo e partecipativo già avviato; dopo aver letto  gli esiti verbalizzati dei numerosissimi incontri tecnici effettuati  con la Ditta Terna – proprietaria della Linea; dopo aver preso atto degli approfondimenti fatti in numerosi incontri istituzionali e pubblici.

Non solo, ma molti dei consiglieri oggi di maggioranza, erano presenti anche nella precedente tornata amministrativa. Altri ex consiglieri, molto vicini alla Senatore, sono in possesso di tutti i dati e conoscono bene i problemi di tale opera.

Bastava chiedere, ascoltare, capire. Bastava anche leggere la copiosa rassegna stampa sull’argomento (vedi allegato). Ma così non è stato!

La marcia indietro della Senatore non ci stupisce. Il Sindaco non ascolta nessuno e non verifica gli atti, fa affermazioni affrettate e quindi prive di credibilità.

Poi, stante le difficoltà a mantenere gli impegni, non fidandosi degli atti pure esistenti, ha preferito sentire legittimamente il parere dell’Avvocatura  dello Stato.

  • Che l’elettrodotto fosse di proprietà della Ditta Terna era risaputo;
  • Che la Commissione Regionale Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nel parere riferito al nuovo Piano di Assetto del Territorio,  abbia  evidenziato  la necessità di spostare o interrare l’elettrodotto prima della realizzazione di nuovi piani attuativi che interessino le aree sottostanti o prossime, era risaputo;
  • Che a seguito degli incontri della precedente amministrazione con RFI  sia stata sospesa l’alimentazione della linea, utilizzata solo per emergenza,   lo sanno tutti;
  • che, anche se non rientrando in parametri di pericolosità, RFI e la Ditta Terna, pur non assumendo in carico l’interramento, si fossero invece  impegnati ad alzare eventualmente il traliccio, anche questo è un fatto noto.
  • Che tutti questi fatti fossero stati discussi in almeno una decina di incontri con la cittadinanza, anche questo è un dato di fatto.

Il parere scontato dell’Avvocatura non può quindi essere preso a  giustificazione di un mancato impegno.

  • Allora dov’è la  novità???
  • La novità è forse l’intenzione di agire legalmente  contro la Ditta Terna?
  • Oppure modificare lo strumento urbanistico?
  • Oppure  incolpare la precedente amministrazione di aver inserito l’interramento nel programma oo.pp.?

Ma l’interramento dell’elettrodotto, per cui sarebbero stati necessari milioni di Euro, non è mai stata inserita nel programma opere pubbliche della precedente amministrazione.

Nel 2013 era stato  inserito un primo investimento,  che doveva portare ad una verifica delle possibilità concrete di superare  il problema. Le convenzioni pubblico-private sono sempre possibili, le richieste di contributi statali e regionali anche.

Anche solo per approfondire ed  aggiornare lo studio di fattibilità del 2006 , come richiesto dal M5S l’opera doveva essere quindi inserita nel programma opere 2016-2018. La coalizione di centro sinistra ha proposto tale inserimento, ma la maggioranza  ha ritenuto di non accettare tale osservazione.

Dove sono finiti gli impegni assunti in Commissione, su richiesta del M5S, rispetto all’elettrodotto?

E’ sufficiente lo scontato  parere dell’Avvocatura per superare il problema?

Dove sono finiti i richiami al PRINCIPIO DI  PRECAUZIONE, quando c’è di mezzo la salute, o all’art. 12 dello Statuto Comunale, sulla partecipazione, più volte in passato sottolineati come fondamentali  dal M5S ?

Ora  il Sindaco, rispetto ai propri impegni, può fare marcia indietro,   ma senza giustificazioni o  accuse infondate.  Riconosca i semplici  dati di fatto.

Partito Democratico Circolo di Portogruaro  

Il Segretario Roberto Zanin

 

17 maggio 2016 

Di seguito riportiamo alcuni articoli di stampa nel corso degli anni  2013 e 2014

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